FAQs2023-05-03T10:36:06+02:00

#levostredomande

Fibromi: è meglio rimuoverli prima di intraprendere una gravidanza?2019-09-20T15:59:31+02:00

A seguito di diversi disturbi (pancia gonfia, scariche, cali di pressione) che si verificano spesso durante il ciclo e l’ovulazione, mi sono stati diagnosticati 3 fibromi intramurali di 4,6 cm, 3,4 cm e 1,8 cm e una cisti all’ovaio sinistro di circa 2 cm. Viste le condizioni, io e mio marito siamo incerti se iniziare una gravidanza o meno, il medico ci ha suggerito di iniziarla lo stesso perché in queste condizioni non ci sono enormi rischi. In un secondo momento ci ha detto che c’è rischio di aborto. Dove sta la verità? Non è meglio rimuovere prima i fibromi e poi pensare alla gravidanza?


Per intramurale si intende un fibroma che è inserito nella parete dell’utero, non escludendo il fatto che possa sporgere al di fuori della parete dell’utero o verso l’interno della cavità uterina.

In linea generale, se i fibromi non affiorano in cavità uterina, è minore il rischio che possano interferire con la gravidanza o l’impianto dell’embrione. Inoltre le dimensioni che mi ha indicato non sono poi così significative, magari salvo per quello di 4.6 cm.

Il rischio di aborto spontaneo esiste sempre, ed indipendentemente a volt dalla presenza o meno di patologie come miomi, polipi o cisti ovariche.

Ovviamente non avendo immagini ecografiche a disposizione non posso essere più preciso nel cercare di “ predire” il rischio di abortività o di buona riuscita della gravidanza, ove fosse quantificabile.

L’opzione di un trattamento chirurgico può essere valida, a seconda della posizione dei miomi nell’ambito dell’utero, e dipendentemente dalle dimensioni. Secondo linee guida, i fibromi vanno operati quando sono sintomatici (dolore, senso di pesantezza al basso ventre, emorragie uterine inaspettate) o quando causano infertilità. Se queste condizioni non

sussistono, di solito l’indicazione all’intervento è un po’ forzata.

Tenga presente inoltre che al giorno d’oggi esistono anche terapie mediche per promuovere la riduzione delle dimensioni o dei sintomi dei miomi uterini, ed alcune di queste terapie sono davvero molto efficaci ed a volte evitano totalmente la chirurgia.

Se l’ecografia ha posto un sospetto di un fibroma, magari il più grande di 4.6 cm che apparentemente sporge nella cavità dell’utero, una isteroscopia diagnostica, cioè un esame diretto della cavità uterina con una piccola telecamera, potrebbe dare tutte le informazioni necessarie e valutare se la cavità dell’utero è del tutto libera e pronta ad accogliere una gravidanza.

Ultima analisi, la cisti ovarica di 2 cm va semplicemente ricontrollata una volta trascorsi un paio di cicli mestruali, in quanto un singolo riscontro di cisti ovarica, soprattutto se a contenuto liquido, e delle dimensioni di 2 cm soltanto, non costituisce secondo linee guida un’indicazione ad una terapia chirurgica. 

Ovviamente Le ricordo che la risposta ad un quesito online, seppur effettuata da uno specialista, non sostituisce una visita specialistica e, pertanto, la invito a consultare un collega ginecologo per maggiori informazioni al riguardo e per un corretto inquadramento effettuato di persona.

Come si legge un’ecografia transvaginale fatta per spotting?2019-04-19T15:50:33+02:00

“Buonasera, ho fatto una visita ginecologica il 22 febbraio scorso riferendo allo specialista di 2 episodi di spotting tra i cicli mestruali precedenti. La ginecologa mi ha visitata e ha notato l’ovaio sx un po’ ingrossato e che presentava formazioni follicari e endometrio ispessito per prossima mestruazione. Mi ha suggerito di fare un’ecografia transvaginale al 9° giorno di mestruazione. Riporto l’esito: “la pelvi esaminata con sonda ginecologica mostra un urero in asse di regolare morfovolumetria ed ecostruttura. L’endometrio è lievemente ispessito sul profilo di sx indenne comunque da macroscopiche inclusioni patologiche. L’ovaia di destra presenta un diametro di 2,15 cm di morfologia ed ecostruttura come di norma con scarsa utilità follicolare. La sinistra è di aspetto globoso aumentato di volume 4,40 cm con inclusa area ipoecogena mal definita di incerta attribuzione meritevole pertanto di controllo con esame rm. Non rilevato comunque flusso anomalo al color – doppler”. Vorrei sapere un parere, grazie.”


Salve Signora,
l’ecografia riportata è tutto sommato regolare, salvo per la descrizione dell’annesso di sinistra, che appare ingrandito, anche se solo leggermente.
Il motivo dell’aumento di dimensioni è dovuto, come espresso dal referto, alla presenza di una piccola cisti ovarica, ad aspetto ipoecogeno, cioè presumibilmente a contenuto liquido e comunque priva di flussi anomali.
Ovviamente, manco di molte informazioni, tra cui la tua età, se vi siano stati altri episodi di cisti ovariche trattate farmacologicamente o chirurgicamente, altre patologie concomitanti, ma il mio parere è il seguente: in una donna in età fertile, il riscontro occasionale e singolo di una formazione ovarica a presumibile contenuto liquido, quindi anecogeno, con assenza di altre caratteristiche per così dire di negatività, è meritevole soltanto di un ulteriore controllo ecografico dopo 1 o 2 cicli mestruali, in quanto, di solito, le cisti di piccole dimensioni ed a contenuto liquido, dette cisti follicolari, tendono a riassorbimento spontaneo e non meritano alcun trattamento, nè medico nè chirurgico.
Ovviamente, il/la collega che ha effettuato l’ecografia ha maggiori informazioni rispetto a me e, se consiglia una risonanza magnetica, avrà avuto i suoi motivi.
È però importante delineare i criteri di negatività di una massa ovarica secondo schemi e protocolli di refertazione ben definiti ed attuali. Di solito, le masse annessialivengono descritte tramite una refertazione ecografica adeguata allo score IOTA, che delinea le probabilità di caratteristiche di malignità delle masse ovariche. Se alcune di queste caratteristiche vengono confermate, allora la formazione ovarica è meritevole di ulteriori accertamenti, come la risonanza magnetica.
Si ricorda che quanto esposto di seguito non costituisce una consulenza ginecologica online nè sostituisce una visita specialistica presso un centro o un medico abilitato.
Saluti

Come si trasmette una candida?2019-04-19T15:57:21+02:00

“Salve, ieri il mio ragazzo mi racconta di avere delle bollicine bianche sul glande. Essendo suo padre un infermiere, gli ha detto di essere una candida e che gliel’ho trasmessa probabilmente, io. Sinceramente sono un po’ dubbiosa di ciò, non ho i sintomi tipici di una candida, non avverto prurito, nè bruciore, solo alcune perdite biancastre ogni mese, ma le ho sempre associate all’ovulazione oppure al pre ciclo. È possibile che sia stata davvero io e che sia una candida senza sintomi? “


Salve signora,
la candidosi vaginale non sempre si presenta con sintomi, segni o perdite visibili ad occhio nudo.
Tieni presente che la candida è molto spesso un’ospite frequente della flora vaginale, ma in fasi di stress, squilibri immunitari, tende a riacutizzarsi ed a portare sintomi o perdite, a volte dall’odore ed aspetto caratteristico.
Il suggerimento è di fare un tampone vaginale per ricerca germi comuni, in modo da avere la certezza che sia candida, ed impostare una terapia mirata per te e per il tuo partner.
La descrizione di bollicine bianche non può portarmi ad una diagnosi online, in quanto, oltre al reperto laboratoristico, in caso di infezioni genitali, è sempre fondamentale un’ispezione visiva da parte di uno specialista.Saluti

Dopo quanto tempo si può vedere l’embrione nella sacca gestazionale?2019-04-19T15:52:18+02:00

“Buongiorno, sono una mamma di 25 anni, ho 2 bambine, entrambe nate con taglio cesareo. A Pasqua dello scorso anno, mi è stata asportata la tuba sx per geu. Due settimane fa, ho scoperto di essere in gravidanza, beta 29 gennaio di 1442 dopo una settimana 3550 e ieri erano a 4990. Il ginecologo mi ha detto che sono basse e mi ha programmato una raschiatura per lunedì. Dall’ecografia, è visibile il sacco vitellino e la camera gestazionale di 8.3 mm, ma non c’è l’embrione. Il mio ultimo ciclo risale al 25 dicembre. Un solo rapporto il 7 gennaio. Non potrebbe essere presto per vedere l’embrione? Grazie a chi risponderà.”


Salve signora,
un embrione, magari dotato di battito cardiaco, risulta visibile ecograficamente intorno alla 6^ settimana di amenorrea.
Il dosaggio delle BhCG è significativo di gravidanza normalmente evolutiva e ci si aspetta che ogni 48-72 ore raddoppi il suo valore. Un andamento altalenante di Bhcg o privo di aumento esponenziale potrebbe essere sinonimo di una gravidanza non evolutiva (una volta visualizzata la camera gestazionale in utero), un aborto spontaneo o una gravidanza extrauterina (se permane la positività altalenante alle Bhcg, ma non si visualizza nulla in utero).
Si ricorda ovviamente che tale risposta ha solo carattere informativo, non costituisce una consulenza ginecologica online nè sostituisce una visita specialistica.
Saluti

Dopo un raschiamento, quanto deve aspettare una ragazza di 25 anni per provare un’altra gravidanza?2019-04-19T15:53:56+02:00

“Buongiorno, ho 25 anni e una bambina di 4. A settembre, ho scoperto di essere incinta, ma la gravidanza non è andata bene a causa di una mola vescicolare completa. Sono stata sottoposta a un’isterosuzione prima, dopo 15 giorni, a seguito del risultato dell’esame istologico, sono stata sottoposta a un raschiamento, che ha dato risultato negativo. Ho monitorato le beta che in un mese sono tornate a 0. Quale sarebbe il tempo ottimale per pensare a un’altra gravidanza? “


Gentile signora,
grazie per la domanda.
Non c’è ancora un parere universalmente riconosciuto che indichi un intervallo di tempo di attesa ben definito tra l’intervento di revisione della cavità uterina (raschiamento) o di isterosuzione ed una nuova gravidanza.
In primis, hanno importanza fondamentale i fattori emotivi della paziente e se si ritenga, dopo adeguata informativa presso il ginecologo e dopo aver consultato il parere del proprio partner, psicologicamente pronta per affrontare una nuova gravidanza.
Se l’intervento di svuotamento della cavità uterina, indipendentemente dai fattori che l’hanno motivato, si è svolto senza complicanze (emorragie, infezioni) e l’esame istologico è negativo, le raccomandazioni dell’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, suggeriscono di attendere almeno 6 mesi prima di una nuova gravidanza.
A volte, in casi come quello da te descritto (mola vescicolare completa), l’attesa potrebbe effettivamente essere di 6 mesi o più.
Tuttavia, un recente studio scozzese pubblicato nel 2010, che per primo ha analizzato l’intervallo di tempo ideale tra raschiamento ed una nuova gravidanza, suggerisce che le percentuali di gravidanza spontanea ed a svolgimento regolare siano più alte se la gravidanza avviene anche prima dei 6 mesi suggeriti.
Inoltre, in questo studio, risultavano statisticamente ridotte le percentuali di nuova abortività o di gravidanza extrauterina nel caso di una nuova gravidanza prima dell’intervallo dei 6 mesi.
Ovviamente, ti invito a consultare un collega ginecologo per maggiori informazioni al riguardo e per un corretto inquadramento effettuato di persona.
Grazie

Quali sono i sintomi di un aborto spontaneo?2019-04-19T15:56:03+02:00

“Salve dottore, ho avuto il ciclo il 25 ottobre 2017, nella mia fase fertile sono rimasta incinta. Il medico di base mi ha misurato il mio beta hcg, ha detto che ero incinta di pochissimo. Il 22 di novembre non mi aspettavo il ciclo, visto che ero sicura di essere incinta, invece ho cominciato ad avere dolori alla schiena, addome e lievi flussi rosso fuoco che stanno diventando flussi normali con il passare delle ore. Ho avuto un aborto spontaneo? In attesa della visita che ho la settimana prossima ho scritto a lei. La ringrazio.”


Salve signora,
la raccomandazione, quando si rileva una gravidanza iniziale, è effettuare un prelievo di BHCG, cosa che hai fatto, ma è importante anche eseguirne un altro dopo pochi giorni, in quanto il valore della BHCG di solito in 48-72 ore raddoppia e 2 prelievi consecutivi consentono al ginecologo di valutare le caratteristiche della gravidanza appena iniziata, cioè se sia normalmente evolutiva, se presumibilmente in utero, se eventualmente una gravidanza extrauterina. Il tutto sommato ad un’ecografia transvaginale.
Gli aborti spontanei sono frequenti, non sempre si presentano con sintomi, altre volte, invece, i sintomi da te descritti possono verificarsi in caso di abortività spontanea.
Un’ecografia transvaginale ed un eventuale valore delle BHCG toglieranno a te ed al tuo ginecologo ogni dubbio.
Si ricorda che quanto esposto di seguito non costituisce una consulenza ginecologica online nè sostituisce una visita specialistica presso un centro o un medico abilitato.
Saluti

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