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Il dr Luigi Fasolino è laureato in Medicina e Chirurgia e specialista in Ginecologia ed Ostetricia, specialista in chirurgia ginecologica mini invasiva laparoscopica e robotica e in chirurgia della fertilità.
Durante la formazione – svoltasi tra Europa e U.S.A. – si è concentrato, tra l’altro, sull’acquisizione di abilità assistenziali nei confronti delle donne in gravidanza o in procinto di ottenerla e nel trattamento delle pazienti affette da problematiche ginecologiche, come il dolore pelvico cronico e l’endometriosi, sviluppando un interesse attivo anche nell’impiego di dispositivi di simulazione concernenti sia l’apprendimento che l’insegnamento di metodiche chirurgiche avanzate in Ginecologia ed Ostetricia.
È membro del board della world SLS (Society of Laparoendoscopic Surgeons), membro onorario della SRCMIG (Romanian Society of Minimally Invasive Gynaecological Surgery), membro onorario della BAMIGS (Bulgarian Association of Minimally Invasive Gynecological Surgery) e unico docente italiano della tecnica laparoscopica Vertical Zone ideata dal dr. Charles Koh al Columbia St. Mary Hospital di Milwaukee, Wisconsin (USA).

Ha conseguito il Diploma in Robotic Surgery presso lo STAN Institute di Nancy in Francia, diventando tra i più giovani docenti di chirurgia robotica ginecologica.

Quale membro delle faculty di numerose società scientifiche internazionali ginecologiche, partecipa in qualità di docente a diverse conferenze di in tutto il mondo, ed è fondatore di ISE – Italian School of Endoscopy.

Svolge da tempo attività di divulgazione medica online, con brillanti risultati. E’ ormai un punto di riferimento dell’attività scientifica sul web, in ambito ostetrico e ginecologico, ed è il ginecologo maggiormente conosciuto nel panorama dell’informazione online su territorio nazionale.

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Membership

In qualità di membro delle faculty di SLS, AAGL, SICMIG, SEGI e SRCMIG, il Dott. Luigi Fasolino partecipa attivamente a diverse conferenze di chirurgia mini invasiva in tutto il mondo.

SRCMIG

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Come sapete, il mio ruolo qui non è quello di fare polemiche, aizzare masse o battibeccare in giro. Io qui mi occupo di divulgazione scientifica.Purtroppo ieri sono stato taggato tante e troppe volte per ignorare le vostre osservazioni.Per cui, solo per fare chiarezza, senza accusare nessuno, ma solo per dare informazioni corrette e aggiornate, dopo avervi raccontato per anni che cos’è (davvero) l’endometriosi, per una volta, parliamo di cosa NON è.Scorrete il post.Grazie 🌻 ... Leggi di piùLeggi di meno
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In uno studio di Gen 23 è stato analizzato l’impatto delle mestruazioni sulla produttività a livello lavorativo con un monitoraggio dei sintomi tramite un’app dedicata. Ecco le (sconcertanti) risposte delle donne intervistate:♦️Assenteismo - necessità di astensione dal lavoro per mestruazioni troppo invalidanti ♦️Presenteismo - necessità/obbligo di recarsi al lavoro nonostante sintomi invalidanti, al solo scopo di rispettare gli accordi lavorativi pur non sentendosi produttiva♦️Discriminazione lavorativa - per chi ha avuto necessità di assentarsi dal lavoro, in un anno è stata stimata una media di 23 giorni lavorativi persi, con relative conseguenze sulla produttività o gli accordi contrattuali♦️I principali sintomi riferiti erano dolori, stanchezza cronica e sanguinanti eccessivi, o la coesistenza di tutti e tre i sintomi. Altre volte una forte sindrome premestruale (PMS) o un più importante disturbo disforico premestruale (PMDD)⚠️E se ne può parlare al lavoro?⚠️♦️Quasi la metà delle donne intervistate riporta l’impossibilità di poterne discutere in libertà con i propri datori di lavoro o colleghi♦️E la totalità delle donne riporta di non aver ricevuto alcun supporto sul luogo di lavoro per far fronte ad un periodo mestruale invalidante♦️Per tutte le intervistate, l’impatto derivante da questi disturbi ha inciso sulla produttività individuale, sulla produttività aziendale, sulle possibilità di progressione di carriera, sui rapporti interpersonali, con i colleghi ed anche sulle relazioni affettive e sentimentali. Lo scopo dello studio era valutare il supporto che la digitalizzazione, le app, o l’utilizzo di AI possa dare alle donne che presentano questi disturbi.Tutto stupendo.Ma prima di arrivare a questo, magari proviamo a ricordarci che non è solo “ciclo”: purtroppo spesso racchiude tanti, troppi altri aspetti. E a volte anche vere e proprie patologie (a cui le app ancora non fanno riferimento…)E a te?Come va al lavoro quando hai le mestruazioni?♥️#mestruazioni #mestruazionidolorose #dismenorrea #dolorepelvico #dolorepelvicocronico #discriminazione #discriminazionedigenere #pillolaanticoncezionale #luigifasolinoginecologo ... Leggi di piùLeggi di meno
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Endobelly.Ovvero il gonfiore addominale istantaneo o persistente, che può presentarsi a ridosso della mestruazione, altre volte indipendentemente, ridursi dopo 1-2 giorni, o persistere per giorni o settimane. Alcune volte mi dite “sembro incinta di 5 mesi”, altre volte che i vestiti che indossate di solito non riuscite più neanche a chiuderli. Alcune volte può essere anche uno dei sintomi di comparsa o di sospetto dell’endometriosi, non accompagnandosi ad altri segnali della patologia, rendendola quindi ulteriormente difficile da diagnosticare ( ma non era solo una patologia delle mestruazioni?)Perchè compare?Non lo sappiamo davvero. Probabilmente il tutto è legato all’infiammazione cronica e ciclica all’interno dell’addome, che interessa tutti gli organi inseriti nell’addome e quindi anche la funzionalità intestinale, non certo solo utero ed ovaie ( ma non era una patologia “solo“ ginecologica?).E se ho gonfiore addominale persistente, l’endobelly, vuol dire che ho endometriosi intestinale?Non è detto. Non sembra ancora dimostrata la correlazione con lesioni intestinali e l’endobelly.La dieta è una soluzione? No. Aiuta nella gestione della quotidianità - così come associare una corretta attività fisica - ma non sarà risolutiva ( ma non c’era la “dieta per endometriosi”?)Mi spiace, so che vi recate con tanta fiducia da me, da noi, per inquadrare la patologia, tenere a bada i sintomi, risolverne i segni e il discomfort, tra cui l’endobelly.Purtroppo, non conoscendo le cause della patologia, non ne conosciamo una cura univoca, ginecologica e non.Quindi diffidate anche da chi vi promette cure e risoluzioni miracolose grazie a metodi “brevettati”.E ricordiamoci:l’endometriosi NON E’ da intendersi come una patologia solo ginecologica. Ho paura di sapere già la risposta, ma ti chiedo:Tu hai l’endobelly?❤️#endometriosi #endometrisis #endobelly #abdominalbloating #abdominalbloatingissue #ginecologia #ostetricia #luigifasolinoginecologo #adenomiosi #donne #dolorepelvico #dolorepelvicocronico #pillola #pillolaanticoncezionale #gonfioreaddominale ... Leggi di piùLeggi di meno
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Qual è la posizione migliore per partorire?Beh, la posizione che consente alla futura mamma di:1️⃣ Gestire adeguatamente il dolore2️⃣ Gestire le contrazioni3️⃣ Favorire la dilatazione4️⃣ Favorire la discesa e le rotazioni del feto5️⃣ Limitare le lacerazioni vaginali o il ricorso ad episiotomia6️⃣ Limitare il ricorso a parto operativo vaginale o Taglio Cesareo7️⃣ Ed essere comoda…SPOILER : non c’è una posizione univoca da suggerire o da assumere obbligatoriamente.Che sia in piedi, accovacciata, carponi, semiseduta, sostenuta, sul fianco, la futura mamma dovrebbe esser lasciata libera di scegliere la posizione più consona per affrontare adeguatamente il momento del parto.Ovviamente con l’accompagnamento e le direttive del personale di sala parto.E la classica posizione su lettino da parto a gambe divaricate? Beh, non è da intendersi come la più vantaggiosa!E tu in quale posizione hai partorito?💪E soprattutto, hai avuto libera scelta nella posizione da adottare?❤️❤️#gravidanza #parto #salaparto #ostetricia #ostetriciaeginecologia #ginecologia #luigifasolinoginecologo #travaglio #travagliodiparto #episiotomia #kristeller #utero #neonato #cordoneombelicale #posizionilibere #posizionilibereintravaglio #posizioniliberealparto #mamma #mammeitaliane ... Leggi di piùLeggi di meno
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Sono sempre io a dirvi di cosa si tratta, come affrontarla, cosa comporta, quanti volti può avere.Ora tocca a voi. Uno dei nostri maestri nella diagnostica di questa patologia affermava che “per diagnosticare l’endometriosi prima di tutto servono due orecchie”.Nulla di più vero.La percezione della paziente, la qualità di vita, i dolori, la sessualità, la quotidianità, il rapporto con il lavoro, con la socialità, con gli affetti sono tutte informazioni fondamentali che costituiscono parte della diagnostica della patologia.Io vi ho detto che è una malattia sociale, che puó portare dolori mestruali, dolore pelvico cronico, dolore ai rapporti sessuale, alla defecazione, alla minzione.Che (parere personale?) ne soffrono ben più donne di quante pensiamo.Che non sempre è connessa alle mestruazioni.Che coinvolge parti del corpo differenti.Che non andrebbe intesa come una patologia “solo” ginecologica.Che è infiammatoria, autoimmune, genetica, che la gravidanza non è una cura, che la menopausa non è una cura e che ce l’hanno anche gli uomini (si!)Chi ancora non conosce la patologia o semplicemente la sospetta, imparerà da voi e dalle vostre esperienze ben più di quanto un medico possa spiegare. Ora ditemi:Per voi l’endometriosi è…?🌻❤️#endometriosi #endometriosis #dolorepelvico #dolorepelvicocronico #dolorepelvicofemminile #adenomiosi #adenomiosis #adenomiosiuterina #luigifasolinoginecologo #ginecologia #donna #donne #fertilità #infertilità #infertilitàdicoppia #cistiendometriosica #dispareunia #sessualità #sessualitàfemminile ... Leggi di piùLeggi di meno
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