Si, avete letto bene. Addirittura sto decantando le lodi della partoanalgesia, cioè l’anestesia in travaglio.

Non è un caso, perchè recentemente uno studio statunitense ha preso in esame oltre 500.000 donne che hanno affrontato un parto spontaneo, analizzando la frequenza degli eventi avversi materni al momento del parto con e senza partoanalgesia.

Ne è risultato un rischio ridotto di patologia materne legate al parto, in particolare una diminuzione significativa dell’emorragia post-partum, evento assolutamente temibile in sala parto, e riportando un’esperienza della donna ed in generale dei genitori più gradevole e consapevole.

Questo non vuol dire obbligatorietà di esecuzione di partoanalgesia per tutti, perchè resta una procedura medica – come tutte – non esente da rischi, ma è un risultato che ancora una volta apre la porta al dialogo in sala parto: la futura mamma deve essere informata su tutte le metodiche alle quali può accedere per migliorare l’esperienza del parto, sui pro e contro che portano ad eseguirle, sui rischi ed i benefici, per poter correttamente, serenamente e consapevolmente scegliere.

In questo caso scegliere di fare partoanalgesia oppure no.

E voi? L’avete fatta?